Tappa di Torino del Giro d’Italia della CSR
Ore 10 | Diretta streaming
La prima tappa del Giro d’Italia della CSR è iniziata con i saluti di Francesca Culasso, Direttrice del Dipartimento di Management Università di Torino, che ha inquadrato l’impegno della città e dell’Università nelle iniziative di sostenibilità.
Carlo Petrini, Presidente di SlowFood, nella video testimonianza ha lancia un messaggio forte: l’obiettivo della sostenibilità è un cambio di paradigma altrimenti rimarrà una parola vuota.
Dalle testimonianze delle imprese del primo panel è emerso l’impegno per le comunità che si sviluppa a diversi livelli da quello locale a quello internazionale.
Raoul Romoli Venturi, Communication and Public Relations Director di Ferrero, ha raccontato l’impegno dell’impresa per la comunità locale che è strettamente legata alla storia dell’azienda e con Veronica Rossi, Sustainability Manager di Lavazza, abbiamo scoperto i progetti nei paesi produttori di caffè a beneficio delle comunità rurali e in collaborazione con associazioni locali.
Un’esperienza particolare è quella di Michele Alessi, Presidente Fondazione Buon lavoro, che con la sua fondazione propone un modello di buona impresa. Nel suo intervento ha sottolineato come ogni azienda esercita un ruolo sociale attraverso le attività caratteristiche del proprio business: creare e organizzare il lavoro, realizzare prodotti o servizi, produrre e redistribuire ricchezza.
Nel secondo panel sono intervenute alcune organizzazioni della società civile: Tiziana Ciampolini, Ceo di S-Nodi ha raccontato l’impegno dell’organizzazione per rigenerare il capitale umano, sociale ed economico nelle comunità locali. Le iniziative di Labsus, presentate dalla Vicepresidente Daniela Ciaffi, sono state pioniere nella valorizzazione dei beni comuni. Cecilia Casalegno, Responsabile progetto “Le vie di Torino” ha raccontato una proposta innovativa che si pone l’obiettivo di creare di valore e aprirsi ad un nuovo modo di relazionarsi, a nuove alleanze: l’immaginazione creativa porta a scrivere una nuova storia, basata sugli individui.
Infine Carmelo Traina, Presidente Visionary Day ha ricordato l’importanza di ascoltare la voce dei giovani,forza propulsiva di cambiamento.
Emerge da tutti gli interventi l’apertura, la collaborazione, la volontà di essere utili agli altri. Un atteggiamento positivo che va oltre la solidarietà per diventare in alcuni casi co progettazione per decidere di fare insieme un pezzo di strada.
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