Secondo il World Economic Forum più della metà del PIL globale è generato da attività che dipendono dalla natura e dai suoi servizi: la vita stessa dell’uomo sulla Terra dipende dai servizi offerti gratuitamente dalla natura. La perdita di biodiversità rappresenta dunque un fattore di crisi potenziale di enorme portata, ancora molto sottovalutato. Negli ultimi cento anni abbiamo perso biodiversità a ritmi inimmaginabili e le imprese sono tra i principali responsabili di questi impatti devastanti delle attività umane sulla natura. È necessario un cambio di paradigma, promuovere nuovi modelli di business – come quello della “reintegration economy” – che rendano evidente l’impegno delle imprese per restituire alla natura spazio fisico e rilevanza nella presa di decisione individuale e collettiva.