Humana People to People Italia è un’organizzazione non profit che genera valore sociale e ambientale anche attraverso un processo virtuoso di raccolta, selezione e vendita di abiti usati. Avviando una partnership con Humana che promuova uno sviluppo sostenibile, affidando all’organizzazione i propri indumenti usati o acquistando capi preloved nei negozi Humana Vintage e Humana People è possibile contribuire a un cambiamento consapevole sostenendo i progetti di Humana attivi in Italia e nel mondo.
Volontariato aziendale: l’attivismo che entra nel quotidiano
Per contrastare il cambiamento climatico e ridurre le disuguaglianze bisogna agire collettivamente, per questo Humana People to People Italia si impegna a creare partnership virtuose con aziende che vogliano fare la differenza. Un esempio di partnership riguarda il volontariato aziendale che Humana co-progetta con le aziende per coinvolgere i collaboratori in attività che possano supportare l’organizzazione e al contempo rafforzare le soft skill dei partecipanti e i legami all’interno del team. È possibile realizzare attività di volontariato aziendale ad esempio all’interno degli orti di comunità del progetto “3C – Coltiviamo il Clima e la Comunità”, alle porte di Milano, in cui i volontari affiancano le persone a rischio emarginazione sociale beneficiarie del progetto, che ha come obiettivo quello di promuovere tecniche di coltivazione sostenibile e rafforzare i legami all’interno della comunità. I dipendenti volontari possono prendere parte anche alla delicata fase di selezione degli abiti usati, nella sede centrale di Pregnana Milanese, per comprenderne l’importanza e la complessità. Le aziende possono inoltre attivare campagne di raccolta abiti interne, finalizzate alla valorizzazione dei capi tramite la filiera di Humana, che li seleziona e commercializza per finanziare i propri progetti attivi in Italia e nel mondo. È possibile inoltre organizzare con Humana uno swap party, evento in cui portare abiti, scarpe, borse e accessori per scambiarli con gli altri partecipanti. In tale attività i collaboratori dell’azienda hanno un ruolo attivo nel raccogliere gli abiti durante la settimana antecedente lo swap party e farsi promotori dell’attività e degli obiettivi. Per una giornata all’insegna della creatività i volontari possono inoltre prendere parte a workshop nel laboratorio sartoriale di Belt Bag, brand di upcycling parte del network di Humana. Ogni attività di volontariato aziendale, per generare maggior consapevolezza tra le persone coinvolte, è caratterizzata da momenti formativi su tematiche quali ad esempio l’economica circolare nel settore tessile e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Le complessità legate ai progetti di volontariato aziendale hanno riguardato principalmente il riuscire ad essere flessibili (rispetto al numero dei partecipanti, alle condizioni metereologiche, alle esigenze dell’azienda) e inclusivi. Abbiamo dovuto quindi progettare le attività affinché fossero facilmente adattabili sia a gruppi più contenuti che a gruppi più estesi, inizialmente infatti le attività potevano coinvolgere massimo 20 partecipanti mentre attualmente possiamo accogliere gruppi di oltre 100 persone. Questo è stato possibile sicuramente grazie all’apertura del secondo orto di comunità, di dimensioni più ampie rispetto al primo, ma anche grazie ad una maggiore diversificazione delle attività. È stata inoltre fondamentale la collaborazione con realtà del territorio, che hanno messo a nostra disposizione strutture che potessero facilitare la realizzazione delle attività. La diversificazione delle attività e l’estrema disponibilità degli attivisti (nonché beneficiari del progetto “3C – Coltiviamo il Clima e la Comunità”) nel cambiare repentinamente i programmi delle giornate di volontariato, ci ha permesso di essere più flessibili anche rispetto alle condizioni metereologiche. Al fine di rendere inclusivo il programma di volontariato aziendale, è stato sostenuto da Patagonia il progetto “A garden without walls” per la creazione di una zona di lavoro comune, con strutture rialzate accessibili anche a persone con mobilità ridotta. Nel reparto smistamento sono state invece predisposte postazioni progettate per accogliere anche persone con disabilità. Il fare rete con realtà del territorio, partner e attivisti ha quindi permesso di affrontare e risolvere le complessità connesse alle attività di volontariato aziendale.
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