Unipol Gruppo, società quotata in borsa, è leader nell’assicurazione danni, ma è caratterizzata da alcuni anni anche da una strategia di diversificazione orientata a promuovere l’accesso a diversi ecosistemi al proprio cliente. Con oltre trent’anni di impegno per lo sviluppo di un modello di business sostenibile aderisce al Global Compact, al UN PRI, al UN PSI nonché a NZAO e CDP per gli impegni climatici.
L’impegno per la tutela della biodiversità
Il Gruppo Unipol ha avviato da alcuni anni un percorso di avvicinamento al tema della biodiversità compenetrando l’impegno strategico con quello fattivo. Ragionare di biodiversità per un articolato gruppo finanziario significa sia vedere i propri impatti attraverso gli impieghi immobiliari ma soprattutto identificare criteri per valutare quelli prodotti dagli investimenti mobiliari. La finanza ha il potere di indirizzare il modello di sviluppo attraverso l’adozione di sofisticati criteri di scelta ed il monitoraggio della loro implementazione. A questo il Gruppo ha affiancato già degli impegni concreti sul territorio. Con 3B ha realizzato cinque oasi della biodiversità per le api in Lombardia, Veneto, Emilia, Lazio e Piemonte. Le oasi non si limitano a garantire l’ecosistema per l’accoglienza e il riprodursi delle api ma impiega avanzate tecnologie di IoT per raccogliere dati utili a futuri interventi di ripristino. Abbiamo inoltre introdotto il tema nel protocollo stipulato con Legambiente e, all’interno di Bellezza Italia, abbiamo sostenuti progetti di recupero e salvaguardia della biodiversità come la salvaguardia delle zone umide presso La Querciola nei pressi di Firenze o l’impianto del vitigno autoctono Dolce Asprigno ad alberata ad Aversa (NA).
Integrare la valutazione degli impatti sulla biodiversità negli impatti indiretti (sottoscrizione e investimenti) ha diverse criticità. In primo luogo, non si può ragionare in logica di esclusione di settori perché verrebbero coinvolte troppe attività e, spesso, senza alcuna possibilità di verificarne la congruenza. Per questo è importante possedere una solida base di dati che permetta valutazioni accurate, molto difficili per la biodiversità che riguarda contemporaneamente diverse dimensioni. Inoltre, se i dati per le imprese quotate, pur imperfetti, sono disponibili, quelli per le PMI non sono nemmeno stimate. Questione che rende complessa l’applicazione per i clienti dell’assicurazione.
Descrizione del progetto Oasi Tech
Interventi del Protocollo Legambiente