La non corretta gestione dell’acqua rappresenta uno dei problemi più preoccupanti degli ultimi anni. L’Italia ha il primato europeo dei prelievi per uso potabile (oltre 9 miliardi di metri cubi all’anno, 419 litri per abitante al giorno) e secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità presenta un rischio di stress idrico medio-alto. Il tema riguarda l’agricoltura ma anche le imprese che producono beni e servizi: la crisi climatica, ma non solo, rende sempre più urgente definire un nuovo approccio finalizzato alla salvaguardia della risorsa idrica.
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