Intervista a Andrea Briganti, Founder e CEO di ThinkAbout, organizzazione che partecipa per la prima volta al Salone.
ThinkAbout NO.W è una piattaforma contro lo spreco alimentare. Come funziona?
Il modello proposto da ThinkAbout è molto semplice e rende tutti gli attori del processo protagonisti della lotta allo spreco alimentare. Da un lato ci sono le aziende fornitrici di alimenti non surgelati e non freschi a fine scadenza o con difetti di packaging, destinati altrimenti quasi sicuramente al macero, ma che ThinkAbout espone nella propria vetrina online; dall’altra ci sono le aziende, minuscole o grandissime non importa, che acquistano il servizio, ovvero l’accesso a quella vetrina, non solo per accrescere i propri crediti di sostenibilità ma soprattutto per offrire un benefit di qualità ai propri dipendenti, i quali possono acquistare i prodotti della vetrina, tutti di primo livello, a prezzi vantaggiosissimi.
Che tipo di risposta avete ricevuto da aziende e dipendenti?
Tutte le aziende finora contattate e i dipendenti di quelle che hanno già acquistato il servizio hanno mostrato fortissimo interesse, a dimostrazione che la sostenibilità e le soluzioni ispirate all’economia etica e circolare sono ormai sentiti come elementi strategici sia per la crescita delle aziende sia degli individui, e non solo in termini economici.
In termini numerici, quanto “spreco” è stato evitato grazie a ThinkAbout NO.W?
Il servizio è appena partito e in questo momento ogni numero sarebbe azzardato. Lo spreco alimentare, che vale secondo alcuni studi decine di miliardi l’anno solo in Italia, è un tema troppo serio per tollerare approssimazioni. Per questo stiamo elaborando con professionisti del settore un algoritmo che permetterà ad ogni azienda aderente a No.W di calcolare esattamente il proprio contributo e quella dei propri dipendenti alla riduzione degli sprechi.